Venti e non sentirli
sabato 16 e domenica 17 settembre 2017
Gli amici di Airolo a Pavia
Puntuale come un orologio…
svizzero, sabato 16 settembre, alle ore 10,00,
il torpedone degli amici di Airolo si presenta
all’appuntamento concordato; una breve sosta per
i saluti e poi … via, alla volta delle colline
dell’Oltrepò per la visita all’Azienda
Vitivinicola di Valter Calvi, il “filosofo del
Buttafuoco storico”. Accoglienza famigliare che
fa sentire gli amici svizzeri come fossero a
casa propria, prima di condurre il gruppo a
conoscere i vari locali della cantina. La bella
giornata di sole permette di assaporare
all’aperto salumi, formaggi e un pentolone di
eccellente pastasciutta abbinati ai vini
prodotti dalla famiglia Calvi; il compito di
scegliere di volta in volta il vino giusto è
svolto dal socio Carlo Aguzzi, esperto sommelier
internazionale, che sapientemente suggerisce le
bottiglie da stappare. Gli amici della
“Confraternita della Raspadüra” distribuiscono
riccioli di grana padano e assaggi di gorgonzola
e grana stagionato.

Dopo una breve pausa in albergo,
alle 16,30 partenza per Vigevano dove ci attende
il gruppo degli armigeri di Ambrogio e Giuseppe
e le damigelle di Antonella (Casa di Mago
Merlino); essi conducono i partecipanti,
attraverso la strada coperta, in Piazza Ducale,
dove si possono ammirare le bellezze di una
delle piazze più visitate d’Italia. Una antica
scalinata ci porta all’interno del Castello
Sforzesco dove, ad accogliere i gitanti, si
trovano il Vice Sindaco e l’Assessore alla
Cultura della città. Le scuderie, progettate da
Leonardo da Vinci, la falconiera e le carceri ci
lasciano incantati, anche per lo stato di
conservazione. Sotto lo sguardo vigile di Arthur
King, il falco di Ambrogio, si entra nella Sala
dell’affresco all’interno della quale è stata
allestita una esposizione di armature, rotelle e
vestiti d’epoca. In una atmosfera d’altri tempi,
lì viene servita la cena durante la quale
vengono illustrate la storia e le tradizioni di
Vigevano, oltre a un interessante dimostrazione
del campione del mondo dei cercatori d’oro nel
Ticino.
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Domenica 17, alle ore 10,00,
visita alla “Mostra dei Longobardi” ben
allestita presso il Castello Visconteo di Pavia;
un vero tuffo nella storia della nostra città
con la possibilità di osservare dai monili ai
vestiti, dalle armi ai libri (su tutti l’editto
di Rotari) e capirne l’importanza ascoltando la
chiara spiegazione di una gentile e preparata
accompagnatrice. Il percorso che ci conduce al
Ticino viene effettuato sul trenino cittadino
che, in prossimità della pasticceria Vigoni, si
ferma per consentirci un piccolo spuntino di
mezza mattina da consumarsi stando comodamente
seduti a bordo. La crociera sul fiume permette
di ammirare Pavia dalla stessa visuale che, nel
1431, Pasino degli Eustachi, ritornando
vittorioso dalla battaglia navale contro i
veneziani, potè a sua volta gustare.



Il pranzo in Barcéla conclude una
“due giorni” intensa, ma vissuta con la serenità
e quella gioia di stare insieme che, ora più che
mai, è emersa in tutta la sua pienezza e
consapevolezza. Tra una portata e l’altra c’è
spazio per lo scambio di ricordi da conservare e
per qualche intervento più o meno commosso,
soprattutto quando si fa riferimento all’anno
del primo incontro e alle persone che l’avevano
preparato e realizzato, ma che non sono presenti
a condividere le emozioni di un momento
importante quale è il rinnovo, veramente
sentito, dell’amicizia tra Airolo e “la Barcéla”.
Una pietra di epoca romana, raccolta sul letto
del Ticino, viene consegnata a Mauro Chinotti a
rappresentare la
“Pietra miliare lungo il cammino
dell’amicizia tra Airolo e la Barcéla”

L’ora del commiato lascia un po’
di tristezza, certo, ma al contempo la certezza
che il rapporto di amicizia che ci lega si è
consolidato. L’ultima tappa, prima del viaggio
di ritorno, è al cimitero di Travacò Siccomario
dove gli amici ticinesi rendono omaggio a Gigi e
Luisa che tanto avevano a cuore Airolo e la sua
gente.
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