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Nel lontano novembre del 1981, di fronte a piatti di costine di maiale, anatre arrosto, e selvaggina, un gruppo di amici decise di cenare con il solo uso delle mani, come si usava fare tantissimi anni fa, impegnandosi a farne tradizione.
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Nacque così
la
“S
’ciankada” ( ovvero: rompere spezzare). Un modo diverso ma simpatico di stare insieme, per rievocare quei momenti pieni di amicizia sana e sincera che quel gruppo di amici ha saputo tramandare di anno in anno. |
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La serata ha inizio con l'inaugurazione della "fonte" del vino novello, con taglio del nastro e degustazione da parte del VicePresidente.
Per partecipare alla S’ciankada occorre attenersi ad un rigoroso cerimoniale, pena l’esclusione dalla manifestazione:
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· Indossare un grande bavagliolo o similare (testimone e simbolo della serata)
· Cenare con l’utilizzo delle sole mani ( non esistono posate)
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· Degustare il vino novello con apposite ciotole (acqua minerale per gli astemi)
· Possedere una grande dose di allegria e voglia di stare insieme.
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Durante l’incontro conviviale si è svolto il tradizionale concorso dei bavaglioli, che ha visto una apposita giuria esaminare tutti i concorrenti per stilare la graduatoria dei bavaglioli più belli, per originalità fantasia e manifattura.
Nel corso della serata, canti duetti e tanta musica hanno riscaldato l'atmosfera e rallegrato gli animi dei presenti.
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