Grande Festa sull'aia 2010

“Metti insieme infiniti granelli di sabbia:

avrai dato vita ad una spiaggia infuocata.

Metti insieme infinite gocce di acqua:

avrai dato vita ad un oceano sconfinato.

Metti insieme infiniti corpi celesti:

avrai dato vita ad una galassia lontana.

Metti insieme ogni attimo da noi condiviso:

potrai comprendere il senso della vita.”

(“Dalle piccole cose..” di Fabrizio Lana )

Sabato 5 giugno si e' svolta, con grandissima partecipazione di Soci e amici, la tradizionale Festa sull'aia, nella splendida cornice della Tenuta Settimo di Bornasco, col suo castello.

La località di Settimo deve il suo nome al fatto di essere al Settimo miglio da Pavia su strada per Milano. Il più antico documento in cui Settimo viene citata risale all’anno 836 a .C. Intorno alla metà del XIV sec., la potente famiglia pavese degli Astolfi, allora proprietaria del fondo, fa costruire l’edificio fortificato. Il Castello viene acquistato nel 1396 dal  Duca Gian Galeazzo Visconti e concesso in feudo a Francesco Barbavara, Conte di Valsesia. Dopo essere stato venduto ai fratelli De’ Diversis nel 1402, torna in possesso del Duca l’anno successivo. Intorno al 1413 il Castello viene adibito a Villa Ducale da Filippo Maria Sforza. Nel 1441 il feudo viene venduto alla famiglia Torelli. Ultimo feudatario è il Conte Pietro Secco Commeno, nominato Conte di Settimo da parte dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.

Attualmente il Castello di Settimo è sede di una fiorente azienda agricola di proprietà della famiglia Broglia che ci ha gentilmente ospitato.

Dopo la visita alla Cascina e un aperitivo con vino offerto da Corrado del Forno, Primo Cittadino di Rovescala e nostro Socio, ha avuto inizio la cena.

Oltre cento i partecipanti a questo atteso momento di vita sociale.

Anche quest'anno il menù proposto era di tipo tradizionale campagnolo.

Musiche e canti, tradizionali e non, hanno allietato la lunga serata, invitando i presenti alle danze.

Nel corso della cena il nostro attivissimoVice Presidente si e' simpaticamente improvvisato banditore d'asta per collocare gli ultimi biglietti rimasti della lotteria associata al Palio del Ticino, riuscendo - grazie alle consuete abilità oratorie - a raccogliere un grande successo.