Viaggio nel piacentino

Abbazia di Chiaravalle - Borgo di Vigoleno

4 settembre 2008

“ Voi lo sapete, amici, ed io lo so.

Anche i versi somigliano alle bolle

di sapone, una sale e un’altra no.”

( Umberto Saba)

Partito nel primo pomeriggio alla volta di Alseno, il gruppo ha dapprima raggiunto l’Abbazia Cistercense di Chiaravalle della Colomba. Fondata nel 1136 da San Bernardo, nei decenni successivi raggiunge fama per santità ed attività. L’Abbazia di Chiaravalle, che sorge non lontano da Alseno, assomma in sé la veneranda realtà della più celebre presenza cistercense nella regione emiliana e il prestigio di stupendo monumento dell’arte medioevale.
Frate Amedeo
Frate Amedeo ha accolto e accompagnato il gruppo in visita all'Abbazia, raccontandone la storia con dovizia di particolari e aneddoti.
Il Maestro Cantaluppi all'organo
In occasione del Corpus Domini, la chiesa suole ospitare nella navata centrale un lungo tappeto di fiori. Al suo interno si trova un pregiato organo barocco, restaurato alla fine del '700 dal Cavalletti di Parma. La tentazione di "saggiare" il suono dello strumento è stata irresistibile per il Maestro Cantaluppi, che ha improvvisato un breve concerto per i presenti.
Tutti i presenti assistono ammirati al concerto improvvisato del Maestro Oltre ad un particolare affresco della madonna che allatta, nella Sagrestia si trova un interessante affresco della Crocifissione, di scuola giottesca. Ma è soprattutto il Chiostro che con la sua ariosità attrae i visitatori. Il chiostro
Riservato ai soli monaci, attorno ad esso si trovavano tutti i locali dell'abbazia: l'armarium per i libri, il parlatorio, il dormitorio, la cucina, il refettorio, il calefactorium.
Lasciata l'abbazia, ci si è diretti verso il caratteristico Borgo di Vigoleno, per visitarne il Mastio e le fortificazioni.

Certificato fra i Borghi più belli d’Italia (Bandiera Arancione del TCI), si impone per l’eleganza delle sue forme e per l’integrità dell’intero impianto castrense. L’intero Borgo, di forma ellissoidale, è racchiuso da imponenti e integre mura merlate, percorse in parte da una camminata. La dimensione esclusiva di Vigoleno affascina e accompagna il visitatore in una piacevole scoperta di “segni del tempo” che testimoniano la storica importanza che il castello ha avuto per questo territorio.

Il Borgo, visto dalle mura
Il Borgo, visto dalle mura
Il Mastio di Vigoleno
Dall'alto delle fortificazioni il panorama sulle colline e la vista sul Borgo intero, resi suggestivi dalla luce del tramonto, sono ineguagliabili.
Il Borgo, visto dalle mura
Per la cena, tipicamente piacentina, il gruppo si è trasferito presso il ristorante La Cantinaccia, a Bacedasco. La serata si è conclusa con le consuete musiche e canti del Gruppo Musicale.