Una giornata all'insegna di... storia, cultura, enogastronomia

Domenica 15 maggio 2005. L'evoluzione meteo ha inaspettamente fatto dono di una stupenda giornata di tarda primavera, fresca e solatia. Raccolto in Broni il Signor Angelo, Sindaco di Rocca de' Giorgi e direttore del podere S. Giorgio ( di cui si dirà) il pulman si e' diretto alla inusuale realtà geografica e sociale del Comune di Rocca de' Giorgi.

Tra boschi e prati fioriti , da una altezza sul mare iniziale di circa 230 metri sino a una finale di oltre 500 metri, immerse in un intenso verde e in un silenzio eremitico, si presentano fattorie, cascine, ville e poche case rurali o di abitazione.

Una area particolarissima, un territorio prezioso e poco noto che il Sindaco ha giustamente osservato nei suoi saluti alla casa comunale come si debba assolutamente preservare. Al Sindaco è stato qui fatto dono del libro del Circolo "tra acqua e ciel" e egli ha dimostrato apprezzamento per la nostra visita , noi ricambiando il ringraziamento per la sua preziosa e piacevole assistenza.

Una breve sosta nei pressi della Rocca, per la quale il comune intende impegnarsi in una opera di mantenimento e successivamente destinarla a incontri culturali e a particolari manifestazioni.

Si discende quindi a S. Giuletta e di qui si sale al podere S. Giorgio, stupendamente localizzato sull'ultimo crinale sopra la pianura padana, con verdi boschi e circondato da tre lati da un cielo azzurro che incornicia la visione su Pavia, Stradella, Voghera, su un arco di almeno 270 gradi.

Il podere è un modello di casa viti-vinicola, con un amplissimo cortile di antica foggia, circondato da roseti che si aprono per l'accesso alle vigne.

Il Direttore Angelo, assai competente e disponibile, ci ha accompagnato in una piacevolissima visita alla cantina, illustrando macchinari, tecniche e anche l'angolo"riserva" in cui sono custoditi prezioni vini, seguiti nella loro fermentazione e nel loro invecchiamento, con la cura che queste espressioni di civiltà di un popolo e di amore verso i prodotti della terra meritano.

Al primo piano del'edificio principale, ricco di preziosi mobili, una ampia e gradevole sala , con arredi di pregio, ha accolto la compagnia per il momento conviviale, alla presenza della signorina Elena, figlia del titolare ed essa stessa con ruolo di supervisore del podere e del castello, fanciulla dai nobili e leggiadri tratti e animata di amore e dedizione per l'opera fondata dal padre.

Dopo i rituali saluti e gli scambi di piccoli doni-ricordo ( il poster su "Nunc est bibendum..." di notevole pregio tipografico realizzato dalla tipografia Stella di Caputo e i testi e CD del Circolo), su tavoli preparati con canonica cura e grazia di effetti si è tenuto il pranzo, con eccellente cucina e inappuntabile servizio. Il Direttore Angelo e anche Elena hanno descritto i loro vini e suggeriti i migliori abbinamenti .

Poco prima del termine del momento conviviale l'afflato musicale ha avuto la meglio e il complesso ha iniziato una performance superlativa, con la voce di Debora, piu' vellutata e armonica che mai.

Dopo qualche momento ancora trascorso nella corte e e gli affettuosi saluti ai nostri ospiti, la comitiva si è recata a Stradella, per la visita al museo della fisarmonica, ove la insuperabile cultura musicale del Maestro GianMario ha dato il meglio di sè.

Da menzionare che rappresentanti della Amministrazione Comunale hanno voluto accompagnare il gruppo in una passeggiata illustrativa delle bellezze della cittadina e dei reperti storici, anche offrendo al Caffe' del Teatro una bibita.

La sosta al caffè ha consentito di allacciare rapporti e abbozzare progetti di future iniziative, assai gradite sia dlla amministrazione sia da parte del circolo.

Ritorno a Pavia in tardo pomeriggio, con un rosso sole che tramontava su un Ticino ceruleo.

(Leggete anche l'articolo pubblicato sul Lunedì)